Nicolò Gambarotto




Villa Russiz continua a tenere banco nel mondo del vino e non solo per i riconoscimenti che vengono accreditati ai prodotti eccellenti che ogni anno escono da queste cantine, ma anche per le diverse e meritevoli iniziative che di lei fanno parlare. Artefice protagonista di questo successo sia di prodotto che mediatico è il suo Direttore Gianni Menotti. Sono andato a conoscerlo persona per potervi ora raccontare il profilo di uno degli enologi più in voga del momento che ha contribuito a rendere grande questa azienda e più in generale il vino del Friuli Venezia Giulia.

Gianni Menotti nasce proprio accanto a Villa Russiz in una umile casa colonica nella quale come lui stesso racconta non c’erano riscaldamento e telefono.

A compensare i disagi erano tuttavia l'aria e la terra che Gianni dalla nascita ha respirato e che ancora oggi lo emozionano cedendogli quell'entusiasmo e voglia di fare che dopo la laurea lo hanno fatto divenire un enologo stimato e apprezzato e direttore dell'azienda nel quale aveva già lavorato il padre.

Una rivincita e una soddisfazione personali che lo hanno affrancato definitivamente dai disagi abitativi ed al contempo lo hanno catapultato nel gotha del mondo vitivinicolo regionale e nazionale. Intuibile quindi che il percorso intrapreso da Menotti per raggiungere gli obiettivi prefissati fosse caratterizzato da un aspetto che va al di là delle pur necessarie conoscenze tecniche, la determinazione e l'amore per la terra. Due aspetti che traspaiono con limpidezza e naturalezza dai comportamenti e dalle parole di Gianni.

Nel 1988 dopo la laurea, viene chiamato dal consiglio di Villa Russiz, una IPAB, l'acronimo IPAB sta per Istituto pubblico di beneficienza e assistenza a gestire i vigneti già di proprietà nel 1869 del Conte francese de La Tour. Questi giunto a Capriva pensò di dare inizio a un'attività di viticoltura, nuova e moderna mettendo a dimora su queste terre diversi vitigni francesi non ancora conosciuti tra i quali, Sauvignon e Pinot. Una passione quasi viscerale per il Sauvignon hanno portato Gianni a dedicarsi con impegno e determinazione al rilancio dell'azienda che dagli anni post bellici era rimasta piuttosto in ombra rispetto ad altri produttori della zona che grazie a moderne gestioni aziendali si erano fatti strada nel mondo vitivinicolo nazionale e internazionale.

L’applicazione dei tagli di uva prevendemmiali diedero una immediata opportunità di crescita della qualità e il lavoro in cantina completò l'opera. Risultato fu che già nel 1989, ovvero dopo la prima vendemmia targata Gianni Menotti, la guida del Gambero Rosso premiò, con il riconoscimento di tre bicchieri, il Sauvignon de La Tour. Il cambiamento era in atto e da allora dobbiamo riconoscere che non si è mai esaurita la vena enoica di Gianni Menotti che anche nel 2007 appare sulle più quotate guide nazionali con riconoscimenti di altissimo livello.

Dalla prima selezione effettuata nel 1988 su un vecchio furgone della Volkswagen con 5 secchi della raccolta d'uva che gli consentì di individuare la varietà giusta di Sauvignon ad oggi che vengono studiati scientificamente i patrimoni ampelografici aziendali, Gianni Menotti continua a lavorare in vigna e in cantina per trasmettere al naso e alla bocca di coloro che degustano i vini di Villa Russiz il patrimonio di profumi e aromi racchiusi nei terreni di queste colline dai quali nascono alcuni dei vini più buoni e quotati del mondo. "II Sauvignon, conferma Menotti, è sì profumo, ma è anche struttura e il lavoro che portiamo avanti ha quale obiettivo la realizzazione di un vino che sia la vera armonia di profumi e aromi, capaci di rendere in divenire perfetti bile un prodotto eccezionale che la storia e la natura ci hanno donato”.

 

Fuoco Lento aprile 2007